Gli Ecobox per toner esausti sono solo in apparenza dei normali contenitori perché, in realtà, svolgono una funzione ecologicamente molto importante: permettono di smaltire correttamente i rifiuti pericolosi. Si tratta di un servizio attivo su quasi tutto il territorio italiano, e che può prevedere la collaborazione tra società, comuni e aziende. L’obiettivo finale è uno solo: cercare di amministrare al meglio grandi quantità di rifiuti che devono seguire procedure precise per lo smaltimento.
Eco-box, cos’è?
Previsti dal decreto legislativo n.152 del 2006, gli Eco-box sono una parte fondamentale della gestione per il corretto smaltimento dei toner esausti.
Nello specifico, gli Eco-box per toner esausti sono dei grandi contenitori che vengono posizionati presso ogni azienda e, all’interno degli stessi, sono disposti i rifiuti sia pericolosi sia non pericolosi. Normalmente è di cartone rigido, con un sacco nero all’interno ed il coperchio (che serve per non far fuoriuscire le polveri contenute all’interno dei Toner).
Almeno una volta all’anno, poi, questi verranno ritirati da un’impresa specializzata.
Il Servizio Eco-box è un Servizio di raccolta differenziata, trasporto, e recupero dei “consumabili esausti da sistemi di stampa elettronica” (cioè cartucce e toner).
Tale servizio può essere sviluppato in collaborazione con le Società Multiservizi o con i Comuni. Nell’Eco box è possibile inserire tutti i consumabili esausti, che derivano dalle macchine per ufficio e che effettuano stampe (Stampanti, Fax, Fotocopiatrici, Multifunzioni, Timbratrici).
Di seguito troviamo alcuni dei consumabili da collocare al suo interno: Toner Laser, Cartucce Inkjet, cartucce gel, Testine Inkjet, Fotoconduttori, Vaschette di recupero, e tamponi.
Gli Eco-Box, non dimentichiamolo, sono parte integrante della gestione dei rifiuti speciali da ufficio. Il corretto smaltimento fa in modo che il sistema circoli correttamente nell’adempimento della legge; ricordandoci così che ogni infrazione prevede sanzioni pecuniarie, con anche conseguenze penali e civili.
Eco-box, come funziona?
Il Servizio Eco-Box nasce nel 1997 dopo l’uscita del Decreto-legge N.22 del 5 Febbraio 1997 (Decreto Ronchi) e la necessità delle aziende di smaltire in modo corretto i rifiuti prodotti da sistemi di stampa elettronica.
Quale azienda scegliere per provvedere allo smaltimento dei rifiuti speciali da ufficio e a chi affidarsi per smaltire eco-box, è una scelta delicata; considerati gli obblighi di legge, dovrebbe ricadere su professionisti seri e affidabili. La decisione è davvero importante.
L’azienda, come primo passo, può aderire al Servizio Eco-Box GRATUITO qualora il proprio comune disponga di questo servizio. Ovviamente, il servizio Eco-Box è rivolto alle aziende che sono in grado di soddisfare alcune caratteristiche: conferire i rifiuti all’interno dell’Eco-Box seguendo le corrette istruzioni operative, riempire l’Eco-Box entro dodici mesi dal suo posizionamento e accettare il ritiro del box organizzato secondo la logistica e tempistica di Eco-Recuperi.
A questo punto, se nel Comune del richiedente risulta attivo il Servizio Eco-Box:
A) Eco-Recuperi invia al cliente il contratto del Servizio ECO-BOX da sottoscrivere.
B) Se il cliente desidera il servizio fast, effettua il pagamento del costo di attivazione.
C) Eco-Recuperi invia l’Eco-Box tramite corriere espresso.
Per i rifiuti pericolosi invece il cliente o l’impresa deve dotarsi di un deposito dove accantonare momentaneamente i rifiuti; è inoltre importante l’iscrizione al SISTRI, il registro di carico e scarico nonché la compilazione del FIR e del MUD.
